Riceviamo e pubblichiamo:
Nella votazione della risoluzione contro l’attuale formulazione della proposta di bando del piombo nelle zone umide, lo sforzo di Federcaccia sia in prima persona che insieme alla Cabina di regia venatoria e all’ANPAM ha portato a una convergenza di voti purtroppo vanificata dalle “regole” dei Gruppi parlamentari
Non è bastato il delicato lavoro di ricucitura e compattamento fra i diversi Gruppi politici condotto senza risparmio di energie nelle ultime settimane direttamente in prima persona dal Presidente Massimo Buconi e dalla struttura della Federazione di concerto con ANPAM e le altre Associazioni venatorie della Cabina di Regia e, a livello europeo, con la FACE.
Un lavoro di Lobby come il nostro Paese non è di solito abituato a vedere che si è purtroppo scontrato con le divisioni della politica. È così che nella riunione della Commissione ENVI del Parlamento Europeo svoltasi ieri, è stata respinta la risoluzione presentata dal PPE, supportata da Renew, ECR e sulla quale si erano concentrati anche i voti di ID, per rigettare la proposta della Commissione Europea approvata in REACH Committee concernente il bando del piombo nelle zone umide.
La Risoluzione ha ricevuto 33 voti a favore, 42 contrari e 4 astenuti sul totale degli 81 eurodeputati che compongono la Commissione. Solo per poco non si è riusciti a portare a casa un risultato che sarebbe stato epocale, dal momento che solo raramente sì è ottenuto di rimandare alla CE una proposta di Regolamento.
Nel Verbale di votazione che alleghiamo potrete vedere da soli come hanno votato i MEP della Commissione e rendervi conto chi fra coloro che si dichiarano vicini al mondo sportivo e venatorio lo è poi stato anche concretamente, esprimendo il proprio dissenso non sull’uso del piombo nelle zone umide, ma su una risoluzione a cui pur volendo dare il beneficio delle buone intenzioni, risulta mal formulata e inutilmente penalizzante non solo per i cacciatori, ma anche per gli operatori di polizia e altri Enti statali.
Non è stato sufficiente che l’opera di mediazione portata avanti abbia raggiunto il risultato di far convergere i voti sulla proposta a firma del PPE - Renew - ECR, alla quale ID – presentatore anche di una propria Risoluzione, analogamente bocciata –, anteponendo agli schieramenti gli interessi del settore, ha aderito con grande serietà e senso di collaborazione. Purtroppo tutti gli Europarlamentari di S&D – il Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo – ha seguito le indicazioni di voto contrario, mentre Renew pur avendo sottoscritto la Risoluzione, si è spaccata e non ha votato in modo compatto.
“Inutile negare l’amarezza per questo risultato – ha dichiarato il presidente Buconi – anche perché la posta in gioco era alta e l’impegno profuso è stato ingente. Purtroppo gli ordini di scuderia dei Partiti hanno prevalso sul buonsenso e sulla ragionevolezza. Di sicuro non ci arrenderemo e in attesa del voto definitivo che si terrà in sessione plenaria del Parlamento Europeo il prossimo novembre noi e tutte le Associazioni con cui abbiamo lavorato in questi mesi continueremo la nostra opera di convincimento presso i singoli membri del Parlamento.
Mi corre l’obbligo di ringraziare chi ha ascoltato la nostra voce e compreso la serietà non pretestuosa delle nostre richieste: il PPE e in particolare l’autorevole e sensibile lavoro del suo vicepresidente Antonio Tajani; ECR e – almeno in parte – Renew; il prezioso e determinato impegno dell’On. Dreosto, che nel suo ruolo di Vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare Biodiversità, Caccia&Ruralità e come relatore per l’ID in quota Lega, ha profuso tempo ed energie per trovare una sinergia con gli altri Gruppi, dando un esempio evidente di serietà e vicinanza al mondo venatorio. Non disperiamoci perché non è ancora detta l’ultima parola e in ogni caso il lavoro di queste settimane ha portato importanti risultati che potremo spendere se ci troveremo a dover applicare il Regolamento nel nostro Paese”, ha concluso il Presidente di Federcaccia.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia