Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Calendari Venatori | Essere Cacciatore | Cenni Storici | Falconeria | Racconti | Libri | Arte | Indirizzi | Dati Ispra | Le ottiche di Benecchi | Notizie in Evidenza |
 Cerca
Ue: Pietro Fiocchi vicepresidente Intergruppo CacciaParte ufficialmente l'attività dell'Intergruppo Caccia del Parlamento EuropeoToscana, chiesti chiarimenti su Piano Faunistico e deroghe 2025Veneto, su nuovo calendario venatorio chieste modifiche alla RegioneMacconi (FdI): "su anellini e valichi attacco ideologico animalista"Arci Caccia sul bando del piombo: “Servono alternative concrete e transizione equilibrata”Lombardia: arriva ricorso animalista contro delibera anellini richiami viviDivieto del piombo: l’Europa accelera, Federcaccia rilancia la battaglia Anuu: 20 anni di Caccia in cucinaParco del Matese, Federcaccia Campania contro la nuova perimetrazioneCabina di Regia: posizione unitaria del mondo venatorio su inchiesta BrambillaCaccia in deroga. Animalisti in fermentoAnche in Francia colombaccio inserito tra specie nociveCaccia in deroga: Arci Caccia Lombardia invita alla prudenza sulle "piccole quantità"Lombardia: mozione su Guardie Venatorie Volontarie Bruzzone (Lega): "su caccia in deroga facciamo chiarezza"Lombardia: Ispra autorizza caccia in deroga a fringuelli e storniStretta della Commissione UE sul piombo. Presentata proposta di divieto per caccia su tutti i terreni Fidc: "fauna selvatica, risorsa rinnovabile che richiede investimenti"ANLC contro il Parco Nazionale del Matese: "Altro carrozzone burocratico" Cpa Emilia Romagna: "non tessereremo chi partecipa al Piano del colombaccio"Francia: Ministra Pannier-Runacher difende la caccia al colombaccio con le reti Emilia R.: FdI chiede revisione Piano controllo colombaccioEnalcaccia interviene sul Piano di controllo del colombaccio in Emilia-RomagnaCaso Trump Jr e l’anatra casarca: Lega interviene sulle polemicheFauna selvatica: Cisint (Lega) richiede l’accesso agli atti su comunicazione Italia - UeUna nuova tecnologia radar per tracciare le migrazioniSparvoli (ANLC): "Finalmente qualcosa si muove su lupi e Key Concepts"Caretta: su KC riconosciuto dall'Ue lavoro del Governo MeloniFIDC: "modifica KC solo un primo passo"Commissione UE rivede KC italiani su caccia a tordi, cesena e alzavolaL'Ue riapre procedura di Infrazione contro Malta per caccia al fringuelloCaccia tradizionale al colombaccio. Francia deferita alla Corte di Giustizia UEDa Acma una guida per realizzare nidi per germaniCaldarola e Serrapetrona celebrano la beccaccia: successo per la "2 giorni di beccacce"Sparvoli su contimento colombaccio. "Siamo alle comiche"Caccia: Pd, no a scorciatoie per revisione legge 157/92Caccia e Ispra: M5S comunica blocco ostruzionista su riforma Bruzzone

News Caccia

Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale


giovedì 8 aprile 2021
    

 
 
 
Il Coordinamento delle Squadre Cinghialisti della Regione Umbria, al fine di dare una risposta seria in materia di contenimento delle popolazioni di cinghiali, nel ribadire la massima disponibilità per discutere ed elaborare un Piano di gestione della specie, avanza delle istanze da proporre alle Associazioni Venatorie, uniche titolate a rappresentare i nostri interessi al Tavolo Tecnico permanente, convocato dalla Regione Umbria per il prossimo 15 aprile con i tre ATC umbri, le Associazioni Agricole e le Associazioni Ambientaliste.

Per una caccia al cinghiale sostenibile e risolutiva per le problematiche legate ai danni alle colture, serve un Piano di gestione che abbia come obiettivo quello di non sovrapporre le diverse forme di caccia al cinghiale, sia nei tempi sia per aree, al fine di renderle utili per riportare la specie in equilibrio con la conseguente riduzione dei danni. Il piano di gestione va suddiviso in quattro fasi e deve avere una durata di cinque anni.

La fase A riguarda la prevenzione, perché è impossibile continuare a concepire la gestione dei danni della fauna selvatica solo attraverso il pagamento del risarcibile; questa tecnica è fallimentare e vessatoria nei confronti degli agricoltori seri e onesti, che dalle loro attività traggono di che vivere. Sarebbe utile da subito monitorare e tenere in equilibrio la specie lupo, che a breve tempo sarà il nuovo problema delle aziende agricole che si occupano di zootecnia.

La fase B riguarda la modifica del R.R. 34/99, obbligatoria per inserire la nuova forma di caccia al cinghiale (quella di selezione) e per disciplinare quelle già esistenti, come le braccate e la cerca non più a singolo ma in girata, visti gli scarsi risultati riportati negli anni, oltre ai danni provocati alla braccata. Per “girata” si intendono mini squadre - da 3 a 6 cacciatori - in aree ben definite, che devono cacciare con le stesse regole della braccata. Altro aspetto determinante sarà la suddivisione del territorio in quattro macroaree, in ciascuna delle quali verrà destinata una particolare forma di caccia al cinghiale a seconda delle caratteristiche del territorio. Ciascuna delle forme di caccia non sarà sovrapposta alle altre, tranne che per motivi gestionali autorizzati dagli ATC: ogni soggetto potrà essere iscritto, a sua scelta, a una e una sola tipologia.
Le quattro macro aree saranno quelle vocate, destinate esclusivamente alla caccia in braccata; quelle sub-vocate, destinate a tutte e tre le tipologie di caccia; le aree critiche, nelle quali potrà svolgersi esclusivamente la caccia in girata; le aree non vocate, da destinarsi esclusivamente alla caccia di selezione. I cinghialisti chiedono inoltre regole chiare e uniche dal punto di vista sanitario, come anche relativamente alle quote di iscrizione a ciascuno dei tre ATC regionali. Reputano inoltre auspicabile un regolamento attuativo unico per tutti gli ATC anche per la gestione della caccia al cinghiale in braccata, prendendo come riferimento il regolamento interno dell’ATC PG2, così come anche per la selezione, che ha bisogno (fase C) di un regolamento attuativo unico rispetto al Regolamento regionale che ne norma a grandi linee lo svolgimento. Soprattutto, è importante che questa tipologia di caccia sia distribuita, attraverso il calendario venatorio, nell’arco temporale durante il quale non si svolgono altre forme di caccia.

La fase D, l’ultima, riguarda la creazione di una filiera pubblica che trasformi gli ungulati da problema a risorsa. La nascita di una filiera dovrà essere un’opportunità di economia per le imprese agricole già esistenti e una nuova possibilità per i giovani in cerca di nuove esperienze nel mondo agricolo. Gli animali da destinare alla filiera saranno tutti quelli abbattuti in contenimento in tutto il territorio regionale. I ricavi saranno suddivisi tra gli operatori e l’Ente Pubblico.

Leggi tutte le news

5 commenti finora...

Re:Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale

Bravi bello solo voi poi si pubblichi la risposta integrale e originale vediamo come stanno le cose

da Nota stonata 18/04/2021 17.11

Re:Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale

Meglio apparire che essere. In questo siete dei maestri non vi batte nessuno.

da Hubert 49 18/04/2021 17.07

Re:Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale

Solita operazione di facciata veicolata al meglio.In questo siete dei maestri non vi batte nessuno.

da Hubert 18/04/2021 17.03

Re:Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale

Se non capiamo che la caccia al cinghiale in braccata è uno dei problemi del proliferare dei cinghiali sino a dentro le città e non capiamo che è una forma invasiva delle altre forme di caccia , che disturba le altre spiece animali e non capiamo che il futuro della caccia a cinghiale è la caccia selettiva da appostamento siamo messi male !!!!

da Er cignalaro 11/04/2021 16.42

Re:Umbria. Le squadre avanzano le proprie proposte sul cinghiale

Tutto condivisibile, ma perché :" ogni soggetto potrà essere iscritto ad una sola tipologia ? " mi sembra un ulteriore ...paletto.

da Frank 44 08/04/2021 16.22