La Regione Umbria torna ad occuparsi delle proposte di legge in merito alla gestione della fauna e dei danni all'agricoltura per la revisione integrale della legge regionale 23/1996.
E' infatti iniziato l'iter alla II Commissione del disegno di legge proposto dalla Giunta Norme per l´attuazione del Fondo regionale per la prevenzione e l´indennizzo dei danni arrecati alla produzione agricola dalla fauna selvatica ed inselvatichita e dall´attivita venatoria.
“La modifica sulla precedente normativa relativa ai danni provocati all´agricoltura dalla fauna selvatica - ha detto l'Assessore all'Ambiente Lamberto Bottini - si impone poichè, nel tempo, la quantificazione dei danni ha assunto cifre caratterizzate da un incremento, soprattutto nel 2007 e 2008, particolarmente esponenziale. Per questo sono necessari provvedimenti plurimi e, quindi, revisione della normativa, cercando di fare della prevenzione e della gestione due punti fondamentali´´.
I contenuti della nuova proposta si basano sui seguenti punti: prevenzione; eliminazione della franchigia relativa al risarcimento del danno (i danni sotto i cento euro non venivano rimborsati); rimborso in tempi più brevi; certezza finanziaria delle risorse poiché già individuate nella norma finanziaria e aumentate del dieci per cento rispetto a quanto previsto precedentemente.
L'abolizione della franchigia indroduce il risarcimento completo dei danni a patto che gli agricoltori intendano realizzare recinti ed altri sistemi di prevenzione.. Agli Atc il compito di erogare le risorse necessarie a queste istallazioni. Il risarcimento dovra´ avvenire, da parte dell´Atc, entro il mese di giugno dell´anno in corso rispetto ai danni dell´anno precedente.
Gli Atc dovranno risarcire i danni che avvengono sul territorio libero, mentre le Province quelli relativi alle oasi, nei parchi e, quindi, nelle aree protette. La legge prevede anche che i nuovi Enti gestori delle aree protette, cioe´ le Comunita´ montane, in maniera prevalente, dovranno stipulare accordi con gli Atc e con le Provincie al fine di intervenire sui contenimenti riguardanti le aree protette dalle quali i cinghiali escono per nutrirsi e rientrare poi nelle stesse senza la possibilita´ di intervento da parte dei cacciatori. Per quanto riguarda eventuali danni procurati dai lupi, sono previsti risarcimenti, se necessario, con risorse di altra provenienza.