E' stata approvata in Commissione Politiche economiche la risoluzione presentata da Massimo Bulbi (Pd) che sollecita studi scientifici sull'avifauna e richiede l’inserimento di moriglione e pavoncella tra le specie cacciabili.
Si chiede insomma di tornare alla formulazione originaria del Calendario Venatorio dello scorso anno, inserire il moriglione (data l'approvazione del Piano di Gestione nazionale) e contestualmente proseguire l’attività di ricerca sulla pavoncella e sugli altri migratori. Il consigliere dem chiede “l’attivazione di tutte le campagne di monitoraggio che si rendano necessarie per motivare le scelte relative ai calendari venatori e gli enti o istituti scientifici più qualificati per procedere a un’autorevole valutazione dei dati raccolti, onde rendere scientificamente solidi gli eventuali discostamenti dai pareri resi a livello nazionale da ISPRA”.
A supporto delle richieste formulate nell’atto di indirizzo sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Rontini, Daffadà, Costi, Sabattini, Fabbri, Rossi e Marchetti a cui in commissione si è aggiunto anche il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega).
La trattazione della risoluzione, avvenuta in stretta correlazione con il parere espresso sul Calendario venatorio regionale 2023-2024 ha segnato anche la convergenza anche di alcuni gruppi di minoranza sul testo proposto anche se Stefano Bargi (Lega) e Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) hanno tacciato l’atto di indirizzo come “un pallido strumento di difesa del Calendario venatorio regionale che accoglie diverse proposte fatte dall’opposizione solo ora”.
Massimo Bulbi nell’accettare la convergenza registrata sulla sua risoluzione, ha rimarcato “come forse la politica avrebbe dovuto votare compattamente il calendario venatorio 2023-2024 proposto dalla giunta per dare un segnale di grande forza e compattezza di tutto il mondo politico regionale”.
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