Il Consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli in un Question Time depositato e discusso questa mattina in Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna è tornato sulla vicenda giudiziaria del Calendario Venatorio, impugnato dalla Lac (Lega Abolizione Caccia), subito dopo l'approvazione. Il Tar ha dunque modificato le date di apertura e di chiusura di alcune specie, fissando l’udienza per la decisione del merito al prossimo marzo 2024.
“E qui la beffa – sottolinea il Consigliere Massimiliano Pompignoli – perché, qualora si arrivasse a marzo 2024, ci troveremmo davanti a ben due problematiche. Prima, fra tutte, che per le specie migratore oggetto di impugnazione, si chiuderebbe anticipatamente la stagione al 31 dicembre. Poi, per il secondo anno consecutivo, la LAC rinuncerebbe al ricorso stesso in quanto verrebbe meno il presupposto normativo, posto che la stagione di caccia sarebbe già chiusa. Bisogna ottenere una sentenza sul merito” – incalza il consigliere, “Se siete convinti dell’impianto tecnico scientifico e dati contenuti nel vostro calendario, bisogna pretendere una sentenza, opponendosi alla rinuncia da parte della Lega Abolizione Caccia. Solo così – chiaramente se si otterrà una sentenza favorevole – scongiureremo futuri ricorsi e, soprattutto, eviteremo che i calendari vengano stabiliti, gestiti e approvati da Ispra e dai Giudici del Tar.”
A replicare è l’assessore all’Agricoltura e alla caccia, Alessio Mammi, il quale ha ricordato che contro l’ordinanza, è stato proposto ricorso al Consiglio di Stato e che sono state depositate numerose istanze per anticipare l’udienza entro il 31 dicembre per scongiurare la chiusura di alcune specie. Vi è la ferma intenzione di arrivare ad una sentenza sul merito, secondo l’assessore, che, rivendicando la competenza della Regioni in materia, annuncia che per i cacciatori è prevista anche una riduzione della tassa, in relazione alle giornate perse.
Il consigliere ha replicato: “Le parole dell’assessore sicuramente confortano. Sono soddisfatto perché apprendo che la Regione entrerà nel merito sperando, come auspico, che le fondamenta del calendario venatorio siano davvero solide. In caso contrario, è evidente si dovrà cominciare a ragionare in materia del tutto differente. E, certamente, la regione dovrà fare un mea culpa.”
Conclude il Consigliere del Carroccio rimarcando che “Rimangono pochi dubbi, purtroppo, relativamente alla chiusura anticipata della caccia per le specie oggetto di impugnazione, in totale spregio ai cacciatori che non soltanto esercitano un’attività prevista per legge ma che agiscono in difesa dell’equilibrio dell’intero ecosistema. Soddisfatto invece per la riduzione della tassa, provvedimento invocato dal gruppo Lega già anno scorso”.
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