Riceviamo e pubblichiamo
Quasi tutti i 700mila cacciatori italiani hanno iniziato da bambini accompagnando genitori e nonni
Qualche minuto fa, su Radio 24, il Presidente nazionale della Federazione Italiana Della Caccia Gian Luca Dall’Olio ha rilasciato una breve intervista congiunta con il senatore Orsi, relatore della proposta di riforma della legge quadro sulla caccia 157/92.
A proposito del manifesto per la campagna di tesseramento 2009-2010, a domanda specifica sul suo presunto pentimento – di cui si legge sul Corriere della Sera di ieri – per l’immagine del bambino ritratto con il richiamo in bocca e il fucile appoggiato poco distante, il Presidente Dall’Olio ha chiarito che “non mi sono pentito; la giornalista che mi ha intervistato al telefono ha compreso soltanto una parte delle mie parole. L’immagine sul manifesto rappresenta un ricordo profondo per quasi tutti i 700mila cacciatori italiani, e anche per gran parte di quelli europei. Il manifesto è un messaggio interno alle nostre sezioni, non è destinato al pubblico, ed è un invito a tutti i cacciatori a mantenere viva la tradizione di portare con sé a caccia i propri figli o nipoti”.
Il senatore Orsi, tra le altre cose, ha reso noto il fatto che c’è un emendamento alla proposta di legge che toglie la possibilità del cosiddetto “foglio rosa” per i 16enni. Infine, tra gli altri emendamenti in discussione c’è quello relativo al reinserimento della specie Stambecco nell’elenco di quelle cacciabili, ipotesi avvalorata da una relazione favorevole dell’Infs-Ispra.
Roma, 23 luglio 2009
Ufficio Stampa Federazione Italiana Della Caccia