Uno studio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha indagato sulla percezione del rischio sulla PSA (Peste Suina Africana) da parte degli attori coinvolti dalla gestione della problematica. Tra questi anche i cacciatori.
Il progetto ha coinvolto una varietà di stakeholder delle regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, tra cui medici veterinari, personale della vigilanza faunistica, allevatori, cacciatori e amministratori locali. Attraverso tecniche qualitative e quantitative di ricerca sociale, come focus group, interviste narrative e questionari strutturati, sono stati raccolti dati per comprendere le percezioni e le opinioni di questi attori riguardo alla PSA e alle relative strategie di gestione.
Gli allevatori e i cacciatori hanno dimostrato un elevato livello di attenzione e preoccupazione nei confronti della diffusione della malattia. Riconoscono l'importanza delle misure di biosicurezza, considerate il principale strumento per impedire alla PSA di entrare in allevamento, anche se la loro applicazione non è ancora del tutto omogenea all’interno delle diverse tipologie aziendali.
I cacciatori dichiarano di conoscere e rispettare le misure di biosicurezza previste per la loro attività, sottolineando la loro attenzione nell’applicare comportamenti corretti, in particolar modo nel caso di ritrovamenti di carcasse di cinghiale.
Emerge in particolare come i cacciatori siano consapevoli di avere un ruolo importante nella sorveglianza passiva in quanto osservatori sul campo, “sentinelle del territorio”; si dichiarano in grado di percepire i cambiamenti della natura e del comportamento animale, e di contribuire attivamente a prevenire la diffusione della malattia mediante l’applicazione di norme igienico sanitarie durante l’attività venatoria.
Nelle varie interviste i cacciatori hanno sottolineato l’importanza di creare momenti di aggiornamento e di collaborazione con gli enti preposti in materia di prevenzione, e di progettare sistemi di allerta rapidi e di monitoraggio fruibili da parte di tutta la cittadinanza.
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