Avevano annunciato battaglia contro il nuovo calendario venatorio, ora che il Comitato faunistico Regionale ha deliberato sul provvedimento, le associazioni ambientaliste sarde Wwf, Legambiente e Amici della Terra ricorreranno al Tar. Per il Wwf “La delibera e' illegittima, dal momento che, accogliendo le richieste delle amministrazioni provinciali e del mondo venatorio, ripristina la caccia all'allodola (una specie abbattuta soprattutto dai cacciatori sassaresi e da quelli provenienti dalla penisola), aumenta il numero dei capi abbattibili di cinghiale (da 10 a 15 capi per compagnia) e reintroduce l'anteprima alla tortora il 3 e 6 settembre”.
Per l'associazione il calendario “non tiene minimamente conto dell'art.5 del D.M 17 ottobre 2007 (Criteri Minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relativi alle Zps - Zone Speciali di Conservazione) che fissa precisi divieti di caccia ad alcune specie (esempio il divieto di caccia ai primi di settembre in tali zone) e limitazioni varie”.
Il Wwf ha inoltre sollecitato l'assessore a varare il Piano Faunistico Venatorio Regionale, senza cui valgono i criteri di massima tutela delle specie oggetto di caccia. "Purtroppo", prosegue l'associazione ambientalista, "l'assessore ha preferito avvalersi di pareri interessati e di scarso valore scientifico delle Province, lasciando ancora nei cassetti regionali i piani di gestione che sono costati migliaia di euro ai contribuenti".