Regione Umbria, come già fatto da Toscana, Lombardia, Veneto e Liguria si attiva per la caccia in deroga. In coordinamento con l'On. Bruzzone, i consiglieri regionali della Lega Puletti, Mancini, Castellari, Fioroni e Rondini, hanno scritto ai Ministeri di Agricoltura e Ambiente per chiedere un "ridimensionamento incisivo sulle azioni portare in essere da Ispra, a fronte della sentenza del Consiglio di Stato che obbliga l'Istituto a fornire i dati per la piccola quantità delle specie richieste dalle Regioni per il prelievo in deroga".
"Quella del Consiglio di Stato è una sentenza storica - sottolinea Manuela Puletti - , che dimostra la totale e grave inadempienza di Ispra in tema venatorio in corso da almeno dieci anni, ad esempio sui calendari venatori, ma anche sull'individuazione delle 'piccole quantità' da attivare per le deroghe in materia di caccia, oggetto puntuale della sentenza".
"La sentenza stigmatizza un cortocircuito storico - aggiunge - individuato nella cronicità della strategia d'azione di Ispra che corre idealmente sempre sul medesimo binario guidato da un orientamento univoco e costante, spesso ostativo e con effetto paralizzante rispetto al mondo venatorio. La caparbietà e la determinazione questa volta hanno premiato e il risultato ottenuto, cioè la possibilità di attivare il prelievo venatorio in deroga, non solo per la caccia, ma anche per il rifornimento dei richiami vivi tramite gli impianti di cattura autorizzati, oggi è possibile per tutte le regioni che vorranno richiederlo.
Concludiamo facendo un appello all'assessore Morroni affinché, se non l'avesse ancora fatto, inoltri ufficialmente la propria richiesta per la caccia in deroga ad Ispra, rispettando il termine previsto (30 aprile) dalla legge. Dopo questa sentenza che ha mobilitato decine di consiglieri regionali in tutta Italia, l'auspicio è quello di riaprire un capitolo nuovo sul fronte della caccia in deroga per le Regioni in attesa che la proposta di legge dell'on. Bruzzone diventi il prima possibile realtà".
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