In una nota la Federcaccia di Brescia commenta il parere Ispra arrivato in questi giorni sul Calendario Venatorio 2024 - 2025 proposto dalla Regione. "Il parere ripercorre quello dello scorso anno con la richiesta di apertura alla caccia vagante dal 2 ottobre, due settimane dopo le date previste per legge, e la chiusura per specie articolate tutte comunque senza arrivare al 31 gennaio, addirittura proponendo la chiusura al fagiano al 30 novembre" scrive Fidc Brescia, sottolineando che, come si sa, il parere Ispra non ha valore vincolante ma purtroppo spesso e volentieri viene tenuto in somma considerazione dai Tar.
Continua l'analisi di Fidc Brescia "Per talune specie come la minilepre e la starna l’esercizio venatorio per Ispra non dovrebbe nemmeno essere concesso. E poi addestramento cani da settembre evitandolo nelle ore tardo pomeridiane; e si sconsiglia l’incremento delle giornate alla migratoria da appostamento in ottobre e novembre. Vi è poi la raccomandazione a introdurre restrizioni graduali all’uso del piombo su tutto il territorio regionale".
Federcaccia Brescia ritiene queste proposte insostenibili. Le limitazioni comporterebbero un significativo ridimensionamento della stagione venatoria rispetto alle regole legislative nazionali e regionali, riducendo del 34% i tempi concessi al resto d’Italia.
In particolare critica l'incoerenza di alcune raccomandazioni dell’Ispra, come l'obbligo di eradicazione della minilepre abbinato al divieto di prelievo venatorio della stessa, che potrebbe, secondo Ispra, incentivare il ripopolamento. Inoltre, la limitazione della caccia vagante oltre dicembre è vista come un’imposizione eccessiva che non tiene conto delle condizioni reali della fauna.
Federcaccia Brescia si impegna a fare tutto il possibile per evitare queste limitazioni, pur riconoscendo che la decisione finale spetta alla Regione Lombardia. Il Consiglio sollecita una stesura rapida e ben motivata del calendario venatorio, pur rimanendo consapevole che ciò potrebbe non bastare a prevenire i ricorsi delle associazioni anticaccia.
L'Associazione ribadisce la necessità per la Regione Lombardia di impiegare ogni competenza specifica per motivare le scelte nella stesura del calendario venatorio, dichiarando la disponibilità del dipartimento scientifico di Federcaccia Brescia a supportare queste motivazioni.