Federcaccia presente al settimo European Congress of Conservation Biology (ECCB), in corso a Bologna con due lavori che mettono in risalto progetti di tutela e monitoraggio della fauna gestiti dai cacciatori.
Il primo (che vede tra i coautori Valter Trocchi e Daniel Tramontana) riguarda i sette anni del progetto di monitoraggio della lepre italica in Sicilia (dal 2017 al 2023) che, oltre ad aver aumentato le conoscenze sulla specie, grazie all’opera esemplare di un centinaio di cacciatori-monitoratori volontari ha permesso anche di riaprire la caccia alla specie in una forma sostenibile, per cacciatori espressamente formati.
L’altro lavoro, principalmente condotto dal 2015 ad oggi da Ispra, che ha visto coinvolto anche Valter Trocchi, riguarda la riscoperta di una popolazione di lepre europea con caratteristiche genetiche ancestrali, già attribuite alla “Lepus europaeus meridiei” che un tempo popolava l’Italia settentrionale e centrale. Quindi una popolazione di lepre europea che non ha subito, a livello genetico, l’influenza dei ripopolamenti realizzati nell’Italia peninsulare nel corso degli ultimi decenni e che pertanto rappresenta una testimonianza unica da conservare e possibilmente da valorizzare.
Il congresso è organizzato dalla Sezione Europa della Society for Conservation Biology (SCB) per facilitare lo scambio di conoscenze nella scienza della conservazione e nelle pratiche e politiche di conservazione e ripristino della natura, quest’anno dedicato a promuovere la conservazione della diversità biologica in Europa.
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