Dopo il sorprendente ritiro degli emendamenti proposti dal mondo venatorio al Disegno di Legge n. 1138 di conversione del D.L.“Agricoltura”, l’Enalcaccia ha chiesto al Governo di predisporre un Disegno di Legge di iniziativa governativa da sottoporre al Consiglio dei Ministri ‐ che si farebbe così carico di una responsabilità collegiale ‐ di produrre le modifiche essenziali alla Legge 157/92".
La richiesta è stata fatta pervenire al Ministro Lollobrigida e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "La presentazione di tale Disegno di Legge - commenta Enalcaccia - attesterebbe la volontà politica del Governo di tutelare sia la caccia che l’ambiente, dimostrando altresì apprezzamento per il mondo venatorio il quale nella realtà è il primo difensore della natura, della ruralità e dell’ambiente".
Enalcaccia ipotizza la possibilità, qualora l'emanazione del Ddl dovesse avere tempi lunghi, di emanare un successivo Decreto Legge che comprendesse le parti essenziali delle modifiche proposte e che potrebbe avere carattere di urgenza, ove dovessero determinarsi gravi inconvenienti nello svolgimento dell’attività venatoria alla luce di una normativa ancora carente o imperfetta.
Oltre alle richieste di presentazione del sopraindicato Disegno di Legge governativo l’Enalcaccia ha anche chiesto di individuare, sia pure in subordine, una corsia preferenziale per calendarizzare alla Camera il Disegno di Legge n. 1548 (c.d. Bruzzone quale primo firmatario) da integrare però con emendamenti integrativi e migliorativi".
Enalcaccia segnala che “i tempi sono stretti” e che non è possibile differire a dopo il periodo estivo la responsabile assunzione di scelte necessarie per assicurare il corretto e sereno svolgimento di ogni attività nella prossima stagione venatoria ed anche per attestare ai cacciatori che il Governo non è assente.