Giunge notizia dall'Ufficio consiliare dei Verdi che la legge sulla caccia in deroga del Veneto sia stata per il momento fermata grazie ai quasi 6 mila emendamenti presentati dal consigliere verde Gianfranco Bettin, che hanno costretto l'assessore Elena Donazzan a rimandare in Commissione il provvedimento.
“Le lobby dei cacciatori legati a settori della destra e della Lega Nord del Consiglio Regionale sono rimaste a bocca asciutta questa volta" si legge nel comunicato. Gli emendamenti di Bettin e dell’opposizione di centrosinistra "ma - dicono i Verdi - anche malumori nella maggioranza di centrodestra" hanno bloccato la discussione sull’ennesimo provvedimento per la caccia in deroga”.
Una "dura manovra emendativa" "che ha anche consentito di evitare l’ennesima condanna in sede europea - ribadiscono i Verdi - Proprio di recente, infatti, la Commissione Europea ha richiesto la condanna dell’Italia al pagamento delle spese in giudizio per le ripetute violazioni della Direttiva 79/409/CE commesse dalla Regione Veneto per le deroghe alla caccia di specie protette”.
Anche Andrea Zanoni, presidente della Lac veneta, festeggia: "evitata una strage di uccelli protetti - dice - ed utili all’agricoltura grazie anche al nostro costante impegno per la legalità. Una bruciante sconfitta per Berlato, Donazzan e per l’estremismo venatorio del Veneto". Secondo Zanoni "di fatto non vi saranno i tempi tecnici per una ripresentazione in Consiglio utili alla sua entrata in vigore per la stagione venatoria che partirà il prossimo settembre".
Zanoni poi promette "Ora vigileremo pronti ad impugnare al TAR del Veneto ogni eventuale delibera che la Giunta Regionale approverà per tentare di far rientrare dalla finestra la vergogna veneta della caccia agli uccelli insettivori utili all’agricoltura. Questa nostra battaglia di legalità ha lo scopo di evitare il massacro di un utilissimo patrimonio naturale protetto di tutti i cittadini e di evitare pesanti condanne da parte della Corte di Giustizia Europea per le violazioni alla Direttiva Uccelli".