Basta con gli allarmismi sulla rabbia silvestre. Questo l'invito dell'assessore provinciale alla gestione faunistica di Belluno Silver De Zolt in seguito alle polemiche scoppiate attorno alla gestione dell'emergenza. “Si sa che ci vogliono diversi "passaggi" aerei per diffondere con efficacia le esche vaccinali - continua De Zolt dalle pagine de La Repubblica - ma ci stiamo lavorando. I nostri esperti hanno già individuato i percorsi da seguire, uno dei quali è affidato ai cacciatori”.
Proprio su questo punto sono arrivate le obiezioni più insistenti. Luca Funes, segretario dell'ordine dei veterinari di Belluno, a titolo personale critica per esempio la decisione di abbattere le volpi e allo stesso tempo procedere con le vaccinazioni. “Mi pare un controsenso – ha dichiarato Funes - una vicenda tipica dell'amministrazione all'italiana, dove un settore non sa ciò che fa l'altro”.
La logica di prolungare la caccia alla volpe e di avvalersi dei cacciatori per disseminare i bocconi vaccinali in quota è così spiegata dall'assessore De Zolt: “La profilassi aerea è stata effettuata sino a mille metri di altitudine - specifica - perché più in alto, a causa delle basse temperature, sarebbe stata inefficace. Per questo ci rivolgiamo ai cacciatori. Data la loro grande conoscenza del territorio e dei comportamenti animali, possono rendersi utili sia abbattendo le volpi che disseminando bocconi”.