Ogni situazione d'emergenza ha i suoi grandi e piccoli eroi. A distanza di alcuni giorni e ripristinata una parvenza di “normalità” nelle zone colpite dall'alluvione causata dalla rottura degli argini del fiume Serchio (in provincia di Lucca), torniamo a quei momenti, per raccontarvi la storia Gabriele Zanelli, un bimbo di 7 anni che insieme alla sorellina più grande Chiara, la mattina di Natale si è rimboccato le maniche ed ha deciso autonomamente di aiutare i grandi a liberare le case dal fango.
Giornali e tv in questi giorni hanno parlato di lui, lo hanno definito “l'angelo del fango”, ma Gabriele tutto questo clamore non se lo aspettava. Ce lo ha raccontato la mamma Serena che abbiamo raggiunto telefonicamente. “Io e mio marito, come facciamo sempre, abbiamo spiegato con parole semplici come stavano le cose e che l'argine si era rotto”. I bimbi hanno agito da grandi, hanno capito la situazione e anche se si trattava della mattina di Natale, non hanno fatto capricci e si sono resi utili aiutando a rimuovere il fango dalla casa dei vicini parenti, che è stata completamente invasa dalla melma. “Gabriele, a soli sette anni sapeva già cosa doveva fare – ha spiegato la mamma -.E' abituato ad aiutare il babbo nell'orto ed ha lavorato quasi senza mai fermarsi per 12 ore al giorno”.
Qualcuno ha detto che per un bimbo di sette anni questo non poteva che essere un gioco, ma per la mamma Serena non ci sono dubbi: “è stato molto faticoso anche per lui, si è comportato da omettino, come sempre. Partiva la mattina presto e tornava con gli ultimi la sera. Anche se abbiamo tanto insistito per farlo rimanere a casa è andato a spalare il fango per tutti quei giorni, finchè ce n'è stato bisogno”.
Il bimbo intervistato dal quotidiano il Tirreno lo conferma “è stato faticoso alzarsi tutte le mattine presto e andare a spalare il fango fino a sera, ma mi è piaciuto. Quando tornavo a casa ero stanco morto; mangiavo, guardavo un po' di tv e poi a letto. Il giorno dopo c'era da ripartire”.
Essere al centro dell'attenzione non era certo nei suoi pensieri. La mamma ci racconta che proprio da bimbo di quella et�non capisce perchè tutti continuino a chiedergli di raccontare cosa ha fatto in quei giorni. E non è finita perchè questo giovedì Gabriele e famiglia saranno ospiti della trasmissione di Magalli “Piazza Grande”.
Nei sogni di questo bimbo che non esita a rimboccarsi le maniche al momento del bisogno non poteva che esserci il mestiere di Vigile del Fuoco. Proprio in questi giorni Gabriele è stato accolto per una visita a sorpresa dalla caserma dei pompieri della zona. Ma il piccolo potrebbe essere anche una nuova leva nelle file dei cacciatori di domani.
Seguendo l'esempio del padre Roberto, tra le sue aspirazioni c'è anche il sogno di diventare cacciatore. “Quando il padre torrna dalla caccia - racconta ancora Serena Zanelli - Gabriele si fa raccontare tutto poi prende il suo fucilino “storico” in ferro e legno, che era del babbo da piccolo, si veste di tutto punto da cacciatore, va in giardino e mi dice 'mamma vado a caccia'”.
I nostri complimenti ai genitori per gli ottimi insegnamenti trasmessi a questi bambini e a Gabriele l'augurio di vedere realizzati tutti suoi sogni.
(Foto: Il Tirreno)