La Anlc aderirà ala manifestazione del 9 marzo a Roma solo se l’art. 43 (ex 38) della comunitaria non dovesse essere approvato alla Camera dei deputati. A rimarcare il concetto è il presidente provinciale Libera Caccia di Brescia Claudio Gorlani, in seguito, scrive, ai numerosi commenti sui vari siti internet, tra cui BigHunter.it.
"Non si dica che la Libera Caccia ha subordinato il proprio comportamento e la propria decisione allo scopo di ottenere una manciata di associati in più o per il timore di perdere associati", spiega Gorlani ricordando che l'associazione è stata l'unica ad aumentare ilcontributo della tessera – polizza assicurativa, una scelta per la sicurezza nell'esercizio venatorio ma non certo populista. “La Libera Caccia – spiega Gorlani - ha sentito il dovere e la responsabilità (alla faccia della caccia alla tessera ) di dare al proprio associato la possibilità di scegliere tra cacciare con responsabilità e sicurezza o con irresponsabilità ed incoscienza, (naturalmente aumentando il costo della tessera)".
Gorlani invita tutti a controllare i massimali previsti dalla copertura assicurativa delle proprie associazioni. “Nessun dirigente, dico nessuno, delle altre associazioni venatorie – puntualizza Gorlani - ha sentito il dovere e la responsabilità di dare ai propri associati, (naturalmente con un esborso superiore) la possibilità di scegliere una tessera associativa con un massimale di Responsabilità Civile Verso Terzi con un limite a persona di Euro 3.000.000,00 ( perfettamente in linea, per il momento, con il massimale minimo di legge previsto per la R.C.A.)”.
Insomma, prima di ogni altra cosa, sostiene Gorlani “è indispensabile una copertura assicurativa che renda il cacciatore persona veramente affidabile, tutelato da ogni eventualità. “Lasciamo ad altri la demagogia ed il populismo – conclude Gorlani dichiarandosi disponibile ad un confronto con le altre associazioni venatorie - la Libera Caccia si occupa (anche) di fatti concreti e di vitale importanza”.