Sono una trentina i deputati del Pdl che in queste ore, mentre la Comunitaria attende il voto definitivo alla Camera, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente Berlusconi per protestare contro l'articolo 43.
"Non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e di 750 mila cacciatori, - scrivono i deputati -. Nè, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".
Poco conta che la posizione assunta da questi deputati sia palesemente ideologica e anticaccia, visto che nel testo non è previsto che si spari “indiscriminatamente”, men che meno “tutto l'anno” o a “qualsiasi specie animale”, sulla caccia il Pdl, pare non riesca a raggiungere una posizione da tutti condivisa, nemmeno dopo un accordo che ha scontentato persino i cacciatori.
La prima firma è quella di Fiorella Ceccacci Rubino (foto). Con lei Gabriella Giammanco, Barbara Mannucci, Giuliano Cazzola, Benedetto Della Vedova, Fabio Granata, Paola Frassinetti, Manuela Repetti, Enrico La Loggia, Michaela Biancofiore, Margherita Boniver, Flavia Perina, Gennaro Malgieri, Fiamma Nirenstein, Pietro Lunardi, Francesco Paolo Sisto, Lucio Stanca, Salvatore Torrisi, Annagrazia Calabria, Maurizio Iappicca, Gianni Mancuso, Roberto Tortoli, Elvira Savino, Gabriella Carlucci, Elena Centemero, Santo Versace, Basilio Catanoso e Paola Pelino.
Dopo questa presa di posizione, il Pd ha chiesto alla maggioranza di tornare sui propri passi e ritirare l'articolo: “con l'articolo 43 sulla caccia – dichiara Sandro Gozi, capogruppo del Pd alla commissione Politiche europee- , la destra ha tenuto in ostaggio l'intero provvedimento della legge comunitaria e questa e' davvero inaccettabile, soprattutto perche' il calendario venatorio che la lobby della caccia vuole imporre sara' fonte di contrasti con l'Europa''.