Controllare la
popolazione faunistica del territorio per prevenire ed evitare ulteriori
danneggiamenti ad agricoltura ed incidenti stradali.
È stata approvata dalla
Provincia di Firenze una nuova delibera, che si va ad inserire nel
Piano Faunistico quinquennale, che è andata a monitorare e a riequilibrare la densità faunistica degli ungulati del territorio provinciale.
Sono circa 27mila i caprioli e oltre 20mila i cinghiali presenti sul territorio provinciale, collocabili per la maggior parte nell’area a nord dell’Arno (tra Calenzano, Pontassieve e Firenzuola) e sul versante fiorentino delle colline del Chianti. Questi numeri portano ad una densità eccessiva, ad esempio, di 4,5 cinghiali per 100 ettari, quasi il doppio rispetto alla soglia di 2,5 fissata come limite dalla Regione Toscana.
La delibera della Provincia di Firenze ha delineato gli obiettivi che dovranno essere raggiunti su tutto il territorio; un intervento che si è reso necessario, anche alla luce dei dati sull’incidentalità provocata dagli animali che stazionano nelle circostanze di arterie stradali o di campi dedicati alla coltivazione.
Per quanto riguarda l’agricoltura, i danni riconducibili alla fauna selvatica sono quantificabili in quasi 400.000 Euro (dati del 2008); di questi, oltre il 60% (pari a 229mila Euro) da attribuire ai cinghiali. A seguire i caprioli (78mila Euro) e gli storni (32mila Euro). Sulle strade invece, degli oltre 600 incidenti (dato 2001-2009) provocati dall’attraversamento della sede stradale da parte di animali, oltre il 90% degli incidenti è da attribuire proprio alla specie degli ungulati; e tra questi, in particolar modo a cinghiali e caprioli. Tutte le tipologie di strade (extraurbane e autostrade) sono coinvolte dal fenomeno, nonostante il ricorso, in particolar modo negli ultimi anni, a strumenti di protezione alla circolazione (reti, scarpate artificiali). Il dato è confermato dalle statistiche raccolte dalla Provincia di Firenze.
(nove da Firenze)