Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre il mondo venatorio isolano e il comparto commerciale dei cacciatori attende, con affanno e agitazione, l'emanazione dell'ennesimo decreto che finalmente possa consentire la caccia nelle ZPS siciliane, visto la situazione economica finanziaria dei parchi e riserve naturali orientate al collasso causa i guasti provocati da questi enti che nulla hanno prodotto rivelandosi solamente “mangiatoia” di denari pubblici.
Per continuare il passatempo preferito, la Regione Siciliana, come è noto, ha istituito il “Parco dei Monti Sicani”. Per distinguersi nei confronti di tutte le altre aree precedentemente sottratte ad ogni attività e possibile sviluppo, hanno raddoppiato le spese di una possibile gestione, duplicato le sedi con previsione di altre sedi periferiche dislocate in altri comuni, insomma, la piccola e moderna fabbrica di poltrone che costerà tantissimo alla collettività.
Per quello che è dato sapere, oltre ad non esserci la dovuta copertura finanziaria per il neonato Parco dei Sicani, non c’è progettualità, e alcuni Consigli Comunali hanno rigettato la delimitazione. A nulla sono valse le proteste degli abitanti di molti comuni che sono stati avviluppati da questo mega progetto perché consapevoli che, al pari degli altri carrozzoni-parco siciliani, nessun aiuto per l'economia locale avverrà. Poco importa per i creatori di questo grande progetto, la sola cosa importante con buona pace dei contribuenti è lanciare un vecchio progetto: la solita stanza con scrivania e due sedie per alcuni amici o parenti che percepiranno lauti stipendi.
Abbiamo incaricato i nostri legali affinché venga verificata la forzatura di questa istituzione.
Ascn