“Dalle cronache giornalistiche e dai blog venatori emerge in questi giorni un’immagine del movimento C.R.C.A. – Civiltà Rurale Caccia e Ambiente – costituitosi venerdì 8 e presentato in occasione dell’Exa sabato 9 aprile, che non risponde al vero e per certi versi in contrasto con le finalità che lo statuto del movimento stesso si propone”. E' quanto dichiara Enzo Bosio, Vice Presidente Provinciale Fidc a Brescia, in una precisazione pubblicata sul sito dell'associazione nazionale.
“Innanzitutto – spiega Bosio - è prematuro parlare di un ennesimo partito dei cacciatori anche se il movimento prende atto dell’indifferenza e in più di un caso dell’ostilità della politica nei confronti della caccia in generale e delle tradizioni venatorie bresciane e bergamasche in particolare. Altrettanto fuori luogo pensare che il movimento nasca in contrasto con le associazioni venatorie e men che meno con Federcaccia, che qualcuno strumentalmente vuole presentare come divisa al suo interno per le scelte di alcuni dirigenti”.
Nulla di più falso per il Vicepresidente provinciale di Federcaccia: "infatti l’auspicio del movimento - spiega - è quello di reclamare un’unità del mondo venatorio fermo restando il rispetto delle peculiarità di ogni singola associazione". "Del resto - continua - proprio grazie all’impegno di alcuni dirigenti di Federcaccia di primo piano nei loro incarichi associativi, il sottoscritto è vice presidente provinciale a Brescia e Lorenzo Bertacchi è presidente provinciale a Bergamo, il movimento è potuto nascere e si spera possa prosperare ed ottenere i risultati che si prefigge, che non sono solo quelli venatori, ma anche quelli scaturenti dalla difesa delle idee e delle tradizioni della civiltà rurale".