Riceviamo e pubblichiamo:
Da informazioni giunte in nostro possesso sembrerebbe che, lunedì 11 luglio, la giunta regionale tornerà a riunirsi per approvare definitivamente il calendario venatorio 2011-12. In quell’occasione l’ente regionale deciderà anche in merito ad un’eventuale preapertura alla tortora, ad alcuni anatidi, al merlo, nonché ad altre specie che però sono di scarso interesse venatorio (si spera che anche lo storno venga incluso dal primo giorno).
Come Federcaccia regionale, in perfetta sintonia con i due direttivi provinciali di Perugia e Terni, ci preme ribadire che la scelta, ventilata da più parti, di un’eventuale giornata di preapertura fissata alla prima domenica di settembre (4) è da considerarsi non accettabile.
Ricordiamo, infatti, che l’ipotesi rielaborata da Federcaccia sulla preapertura, in linea con i dettami della legge nazionale 157/92 sulla caccia, prevede che si utilizzi il primo giorno utile di settembre vale a dire quest’anno giovedì 1, come del resto avviene in tutte le altre regioni limitrofe.
D’altra parte, non è accettabile la tesi sostenuta dai fautori della preapertura alla prima domenica di settembre, i quali si trincerano dietro il fatto che l’apertura, a loro dire, dovrebbe coincidere con un giorno festivo. Ricordiamo a costoro che l’apertura e, più in generale, tutta l’attività venatoria, non sono certo sagre paesane. La caccia è piuttosto un’arte, una passione che va praticata nel rispetto delle norme imposte dall’uomo e delle regole della natura. E chi conosce queste regole sa benissimo che tra il primo e il 4 di settembre molti dei migratori estatini partono verso sud. Pertanto, visto che la legge nazionale lo consente e che le altre regioni lo mettono già in pratica, non comprendiamo perché dovremmo accettare di perdere un giorno di caccia e la speranza di positivi incontri con i selvatici.
Ma c’è di più: aprire domenica 4 significa consentire ai cacciatori umbri, che hanno scelto la residenza venatoria in altre regioni, di prendere parte a due aperture anziché una. Infatti, il primo settembre andrebbero a caccia nella loro regione di residenza venatoria, mentre il 4 parteciperebbero alla “preapertura anomala ritardata” dell’Umbria. Su questa palese ingiustizia invitiamo l’assessore a riflettere seriamente prima di prendere decisioni.
Perugia, 8 luglio 2011
Ufficio Stampa Federcaccia Umbra