“Ancora una volta, l’ennesima, divulgazione di un comunicato stampa inutile, strumentale con il solo scopo di
generare uno spauracchio verso le Regioni”. Così Luca Stincardini sul sito ufficiale della Libera Caccia definisce l'ultima mossa dell'Arcicaccia, (che ha diffuso la circolare del Governo sull'incontro con la Commissione Ue, le regioni e l'Ispra, dandone
un'interpretazione contrastante rispetto alle posizioni finora prese dalla Face in tema di deroghe e tempi di caccia).
Secondo l'esponente di Anlc “l’Arcicaccia come al solito si prodiga nel comunicare informazioni il cui contenuto non rispecchia assolutamente la realtà dei fatti”. Anzitutto “l'oggetto della circolare – spiega Stincardini - riguarda esclusivamente la legislazione italiana per la pratica della caccia in deroga e la normativa relativa alla cattura di uccelli da utilizzare come richiami vivi”, ovvero, non si parla mai di stagione venatoria, né di calendario. Riguardo al parere dell'Ispra, spiega Stincardini “vorrei ricordare che da normativa italiana è considerato obbligatorio ma non vincolante per le Regioni italiane”, diversamente “è obbligatorio e vincolante esclusivamente per le cacce in deroga le quali sono una via del tutto eccezionale alla legislazione vigente e sono poi l’oggetto della circolare”. Infine Stincardini ricorda che sul calcolo delle piccole quantit�è stato il Professor Alessandro Andreotti dell'Ispra a pubblicare lo studio che ne esplica il metodo di calcolo necessario per l'applicazione delle deroghe secondo la lettera c.
Quanto alla condotta dell'Arcicaccia, Stincardini è perentorio: “non avremmo mai pensato – scrive - che si potesse arrivare a tanto: un’Associazione Venatoria (?) che si prodiga nel far sapere e gioire di progetti che mettono in pericolo l’identità e le tradizione della caccia nel nostro Paese. Per non parlare della grande, e di questo lo dobbiamo riconoscere, capacità di enfatizzare e strumentalizzare documenti il cui contenuto è tutt’altro che l’oggetto della discussione. Siamo sicuri di una cosa però, la nostra identità “integralista”, come qualcuno ci ha orgogliosamente apostrofato, farà di tutto per contrastare tali iniziative che, lo ripetiamo ancora una volta, - chiude - hanno il solo scopo di generare paure all’interno delle Regioni strumentalizzando documenti e iniziative per una corretta applicazione della 157/92 e successive modifiche".