Luca Gentili è un ragazzo sportivo (pratica calcio e ciclismo), un padre di famiglia e un bravo lavoratore. Da bambino sognava di andare un giorno a caccia con il padre ma poi “con l'avvento della 157/92 il babbo decise di appendere il fucile al chiodo” e così anche i suoi sogni subirono un arresto. La passione è riemersa all'età di 27 anni, quando si è deciso a prendere la licenza.
Risultato? Il padre è tornato a caccia e anche il fratello minore ha seguito l'esempio (ora è un super appassionato capanellista di soli 24 anni). Anche la moglie Marianna a volte lo segue nelle sue imprese ed è bravissima a cucinare tutti i tipi di selvaggina.
Oggi Luca non solo si dedica alla caccia praticata, alla migratoria soprattutto, “con una spiccata predilezione per i tordi alla levata” e allo storno d'appostamento, ma la sua passione è divenuta un impegno concreto nel mondo dell'associazionismo venatorio che svolge con determinazione da Presidente della sede pistoiese della Libera Caccia. In gran parte suo il merito di aver riportato l'associazione nel capoluogo che l'ha vista nascere, grazie anche all'impegno profuso per l'apertura in pochi mesi di tre circoli nel territorio pistoiese (Chiesina Uzzanese, Agliana e Monsummano Terme).
“La caccia – dice - e' una pratica antica, atavica che è profondamente radicata nel Dna di ogni persona e che fa da collegamento tra il nostro vivere odierno e quello che hanno vissuto i nostri avi”. Ma è anche una risposta ai problemi di oggi, visto che, nel corso del tempo, scrive, “è stata giustamente rivista e corretta per far in maniera che oggi combaci perfettamente alle esigenze della nostra società, divenendo cosi' un'attività di selecontrollo utile a tutta la comunità”. “I nostri abbattimenti – spiega - sono sempre più mirati al contenimento delle specie animali dannose per l'uomo e per le attività che svolge”.
Vai alla sezione BigHunter Giovani