La Lega per l'abolizione della caccia pochi giorni fa ha annunciato l'intenzione di avviare cause collettive contro le regioni per ottenere il pagamento di un "canone venatorio" derivante dalle tasse di concessione venatorie ai proprietari e ai conduttori di fondi che rientrano nel piano faunistico venatorio, come sarebbe previsto dalla legge 157 (capitolo 15, utilizzazione dei fondi ai fini della gestione programmata della caccia). La Lac ha cominciato dal Veneto, dove pare abbia già avanzato richiesta per un totale di 76 milioni di euro, non solo per l'anno in corso ma anche per i 10 anni arretrati.
"Non capiscono sinceramente a cosa si riferiscano - risponde l'assessore regionale alla Caccia, Daniele Stival-. Sono richieste irricevibili. Noi quello che dobbiamo fare lo facciamo. Ricordo - dichiara sul quotidiano locale Il Gazzettino - che i cacciatori veneti ogni anno pagano a Roma una tassa di 10 milioni di euro, almeno 5 dovrebbe ritornare. Ma non abbiamo mai visto nulla".
E a questo si aggiungono 5 milioni di tasse regionali. "L'80 per cento delle quali vanno alle Province per i ripristini ambientali, che significano ripopolamento della fauna, o della flora, ma anche studi per verificare lo stato del territorio. Quello che dobbiamo fare lo facciamo, se la prendano con qualcun'altro".
(20/09/2011)
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