Nei primi mesi di quest’anno è sorto a Venezia un comitato che raggruppa decine di associazioni (Comitato Risorse Vitali: contro la Laguna nord) che operano sul territorio ed in particolare nella zona lagunare per opporsi, senza se e senza ma, all’ipotesi di trasformare Venezia in un parco turistico, stravolgendone - dicono - i delicati equilibri.
Queste associazioni raggruppano decine di migliaia di soci e provengono da realtà diverse accomunate, però, dagli stessi valori e principi che appartengono agli uomini che vivono l’ambiente in maniera naturale, grazie alle tradizioni ed alla cultura insita nel popolo veneziano. Valori condivisi con il mondo venatorio, ed è proprio a quest'ultimo che il comitato si rivolge per chiedere una posizione chiara e inequivocabile sul Parco, dopo le migliaia di firme raccolte tra i cittadini veneziani.
Gli anti parco non credono alle rassicurazioni sul fatto che una volta istituito il parco le attività tradizionali come la caccia e la pesca saranno valorizzate, come invece sarebbe emerso anche durante un recente incontro tra le associazioni venatorie, gli Atc, il Comune e la Provincia . Nel comunicato della Provincia si legge, tra l'altro, che "dopo le richieste di chiarimento i rappresentanti di Atc e associazioni venatorie hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare a questo progetto, per molti versi innovativo, anche partecipando direttamente ai lavori per la redazione del futuro Piano di gestione del Parco.
"Ad oggi - si legge nella lettera del Comitato - ci risulta che solo un’associazione venatoria abbia formalmente chiesto una rettifica di quelle dichiarazioni. Chiediamo, pertanto, anche alle altre associazioni venatorie e all’ambito territoriale di caccia competente se è veramente questa la loro posizione ufficiale nei confronti del parco. In caso contrario assumano una posizione forte, chiara ed inequivocabile in modo da capire se le migliaia di cittadini, che in questi giorni stanno firmando la nostra petizione e le altre associazioni di categoria, possono contare anche sull’aiuto del mondo venatorio per bloccare questo ennesimo parco non voluto".