Il nuovo calendario venatorio regionale dell'Emilia Romagna, con validità triennale è passato ieri, lunedì 9 gennaio, l'esame della Giunta. Il testo, proposto dall’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni dovrà ora passare all’Assemblea legislativa per la definitiva approvazione.
“E’ una proposta – ha sottolineato Rabboni – messa a punto al termine di un ampio confronto, che ha ottenuto la condivisione delle associazioni venatorie e agricole regionali e che tiene conto di alcune indicazioni dell’Ispra nonché delle linee guida europee e nazionali”. Il testo ripropone in buona parte il precedente calendario venatorio, che aveva riscosso un giudizio complessivamente positivo, ma con alcuni elementi di novità per quanto riguarda i periodi di prelievo e i carnieri.
Tra le novità più significative, anche alcune misure di conservazione per le zone umide naturali e artificiali, dove sarà vietato utilizzare fucili a pallini di piombo. Sono dunque confermati gli orari venatori, le misure di salvaguardia dell’ambiente agricolo-forestale, con l’ampliamento però a nuove tipologie di coltivazioni. Viene confermata anche l’apertura generale alla terza domenica di settembre, con date di apertura posticipate al primo ottobre per alcune specie. Per quanto riguarda la caccia agli ungulati viene mantenuta l’articolazione già in vigore per quanto riguarda i periodi di caccia, così come anche i prelievi selettivi in applicazione delle indicazioni dell’Ispra. E’ stata confermata entro il 31 marzo la riconsegna del tesserino per consentire l’acquisizione in tempi rapidi dei dati sui prelievi. Con il tesserino i cacciatori dovranno consegnare anche la scheda riepilogativa relativa alla caccia in deroga.