IIl premio Hitler cadrà ogni anno il 24 novembre, data in cui Adolf Hitler firmò nel 1933
la prima legge animalista.
Sarà assegnato ad una personalità che si sarà particolarmente distinta nell'animalismo
con votazione pubblica dagli allevatori e gli operatori di settore, da coloro che sono già stati oggetto di azioni intimidatorie da parte di animalisti, come i cacciatori, ma anche dai cittadini che intendono liberamente continuare a mangiare carne, andare al circo, indossare una pelliccia. Questi i dettagli forniti durante la conferenza stampa di Federfauna, tenuta sabato scorso a Bologna dal Segretario Massimiliano Filippi (foto), durante la quale sono state illustrate
le affinità tra posizioni tipiche dell'animalismo e quelle del nazismo a partire dagli scritti di diversi storici, come “la critica all'antropocentrismo, il radicalismo, la ricerca della purezza intesa come virtu', come superiorita' morale e l'intolleranza e l'antidemocraticita' nel volerla imporre, il ricorso al razzismo anche se giustificato come arma di lotta contro altre forme di razzismo, vere o presunte che siano come ad esempio, lo specismo, le derive antiumane, sono solo alcuni degli indicatori di tale affinità” si legge nel resoconto di Fedefauna.
Per esempio Peter Staudenmaier, scrittore, storico e docente di storia moderna tedesca alla Marquette University di Milwaukee, Wisconsin, traccia un profilo ben definito del dittatore, fino a far emergere l'origine stessa di certe derive animaliste imposte da “una serie di leggi sui diritti degli animali – dice lo studioso - che erano senza precedenti e che esplicitamente
affermavano lo status morale degli animali indipendente da ogni interesse umano". Così come l'idea del rifiuto assoluto della carne. "Il partito nazista - continua - promosse frutta cruda e semi come dieta ideale, proprio come i vegani piu' scrupolosi oggi". I nazisti, esattamente come gli animalisti di oggi,
si ritenevano moralmente superiori e, esattamente come gli animalisti di oggi, perseguivano la "purezza", presupponendo che la vera virtu' passasse anche dal ripudio di pratiche apparentemente immonde come il mangiare la carne. Poi, sappiamo tutti cosa fecero i nazisti alle persone.
Federfauna intende portare in evidenza proprio queste analogie e combattere alla radice comportamenti da cui possono scaturire odio e pregiudizio, condotte antiumane, razziste, persecutorie.
Chiunque può votare il proprio candidato preferito attraverso la rete: FederFauna ha creato un indirizzo e-mail:
[email protected] , verso il quale ciascuno di loro potra' suggerire le nomination, e comunichera' gli aggiornamenti a cadenza trimestrale. Al vincitore andrà una
"gita di istruzione" in Europa, “a vedere dal vivo – spiega Federfauna - con quale amore si allevano, ad esempio, le volpi in Polonia, i cani o le oche in Ungheria, i visoni in Danimarca, i cavalli in Slovenija, i tori da corrida in Spagna e tutto quello che gli animalisti odiano (spesso senza conoscerlo davvero), ospite delle varie fattorie che gli offriranno ricchi menu', ovviamente di origine animale. FederFauna ha gia' individuato un certo numero di aziende che hanno dato la disponibilita' ed altre potranno aderire sempre attraverso lo stesso indirizzo e-mail messo a disposizione per suggerire le nomination. Inoltre,
al vincitore andra' una targa ricordo che ritrae il fuhrer mentre accarezza amorevolmente due piccoli caprioli sullo sfondo del campo di concentramento di Auschwitz. La targa reca la scritta "Animal Rights" corretta in "Animal Reich".