Come si apprende dall'Ansa “è ai blocchi di partenza il primo accordo di collaborazione tra il Corpo forestale dello Stato e la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente (Fiadaa)", che è per intenderci l'associazione fondata e guidata dall'onorevole Brambilla, "finalizzato a potenziare la tutela della fauna autoctona ed esotica, degli animali d'affezione e d'allevamento”.
Una notizia davvero sconvolgente: può un'associazione animalista, guidata da una delle più intransigenti esponenti mai viste, portare avanti un lavoro equilibrato su questi temi? Non si capisce poi su quale base una delle forze armate dello Stato, l'unica tra l'altro che abbia competenze dirette su animali e ambiente, abbia fatto un accordo con un'associazione che ha già dato prova di portare avanti istanze chiaramente ideologiche, al di là degli effettivi reati riscontrabili (la Brambilla considera criminali anche l'allevamento, la caccia e altre atttività che hanno a che fare con lo sfruttamento degli animali, anche se sono tutelate e regolate da apposite leggi).
La convenzione, si legge in una nota, mira a potenziare la collaborazione tra la Forestale e le associazioni ambientaliste e animaliste facenti parte della Federazione, per ottimizzare le attività di prevenzione e repressione dei reati commessi sugli animali, per valorizzare e qualificare l'azione dei volontari delle associazioni con particolare riguardo alla sensibilizzazione ed educazione ambientale sulla tutela del mondo animale.