ll governo del Regno Unito sta predisponendo una nuova legge che allungherà la pena in caso di attacchi fatali per il proprietario di un cane che abbia arrecato danno ad un'altra persona. Secondo il sottosegretario agli Interni, Norman Baker, infatti "il governo è giunto alla conclusione che due anni di progione per il proprietario non sono sufficienti". La pena sarà infatti portata a 14 anni.
Nel Regno Unito, dal 2005 a oggi, sedici persone, fra bambini e adulti, sono morte in seguito ad attacchi di cani considerati “pericolosi”. I ferimenti si contano a centinaia a settimana (nel 2012 si sono contati 28 mila traumi da morsicatura, 19 mila dei quali hanno richiesto interventi di chirurgia ricostruttiva), mentre ogni mese almeno 10 cani da assistenza ai disabili vengono attaccati da altri cani.
Anche in Italia la responsabilità penale è del proprietario o del conduttore del cane, che deve portare sempre con sè una museruola e usare guinzagli non più lunghi di un metro e mezzo. L'anomalia è che secondo la nuova ordinanza in vigore da alcuni mesi, bisogna attendere che il cane abbia aggredito per poter fare qualcosa. E quel qualcosa è quasi sempre un percorso riabilitativo del cane e del padrone. A quest'ultimo vengono attribuite le spese necessarie per i percorsi formativi.