Come riporta Domenico Vigliotti su Il Cacciatore Italiano (Aprile – Maggio 2016) non esistono al momento dati ufficiali per effettuarne una stima precisa, ma in base a ricerche in rete e ai dati forniti dal Registro delle imprese sembra che in Italia le Zone addestramento cani siano 1.028, per un totale di 3.084 addetti. Un panorama piuttosto variegato, sia per dimensione che per gestione, ma con lo scopo comune di promuovere e valorizzare l'attività e l'educazione cinofila e venatoria dei cacciatori cinofili, anche nel periodo di caccia chiusa.
Una vera classificazione non esiste e vi sono grosse differenze tra una e l'altra, a seconda dello scopo per cui sono state istituite. È così che troviamo quindi quelle zone di ampie estensioni a carattere permanente utilizzabili tutto l'anno per prove, gare e per l'addestramento e l'allenamento dei cani da ferma e da cerca su selvaggina naturale senza possibilità di abbattimento; zone come le precedenti in cui si utilizza solo selvaggina allevata in cattività; zone circoscritte e permanenti per addestramento, allenamento prove e gare di segugi su cinghiale o lepre; zone specifiche per la caccia alla volpe e zone a carattere transitorio istituite per particolari occasioni.