Le legge fu poi approvata in seconda istanza, senza che l’emendamento richiesto per bocciare quella previsione fosse stato accolto: e fu una votazione fortemente bi-partisan, tanto che le associazioni ambientaliste contrarie hanno rinunciato ad opporvisi per la difficoltà di trovare adesione da parte di loro rappresentanti politici. Così Obama ha firmato e reso esecutiva la legge.
Di conseguenza, quest’estate i turisti che entreranno in molti dei Parchi Nazionali americani (evidentemente la legge vige solo per quelli dove sussistono rischi di incontri con animali predatori pericolosi anche per l’uomo) “non dovranno meravigliarsi se incontreranno altri visitatori con fucili tra i loro bagagli e addirittura pistole e revolver al loro fianco, anche negli alberghi” hanno scritto i giornali americani.
Se mai ci voleva una prova della diversità del popolo americano sull’approccio che essi hanno con i Parchi e le aree protette in genere (ma anche con le armi, va detto!), ecco, ce la ha data il Presidente ritenuto dai noi ambientalisti una specie di “rivoluzionario” a favore di ambiente e fauna: quasi uno smacco alle nostre aspettative, tanto più che anche al Congresso la maggioranza è in mano ai democratici.
Ciò non significa, però, che nei Parchi Nazionali si possa sparare o cacciare liberamente; ma se non altro in America non si è mai stati drasticamente contrari alla caccia nelle aree protette, Parchi Nazionali compresi, quando le esigenze di conservazione della fauna lo richiedono. Da noi invece vige un tabù intoccabile, per cui nei Parchi addirittura quasi non si può transitare neanche con il fucile nel fodero (e magari neanche se sei abitante del Parco e ti vuoi recare a caccia al suo esterno): ci sono state sentenze in questo senso. Un’esagerazione che non trova riscontro con un altrettanto severa protezione delle bellezze naturali, della biodiversità o degli habitat. Si approvano i progetti più folli, ma guai accennare all’idea che i cacciatori possano intervenire nella gestione della fauna, neanche quando proprio la caccia diventa l’unico modo pratico per riequilibrare certe situazioni.
F.to Franco Zunino
SEGRETARIO GENERALE ASSOCIAZIONE ITALIANA WILDERNESS