Sono circa 300 gli esemplari di scoiattolo grigio americani stimati nel parco di Levante genovese. Possono sembrare pochi ma per una specie invasiva che reca danno alle locali popolazioni, in questo caso lo scoiattolo rosso, è tutt'altro che un dato irrisorio. Oltre a razziare tutto ciò che mangia lo scoiattolo nostrano, questa specie è anche portatrice di una malattia capace di decimare i cugini rossi.
E' per questo che l'ISPRA (’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha chiesto più volte un intervento un intervento risolutore. La questione è uscita anche dai nostri confini, nel 2008 il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha aperto un «case file», equivalente della procedura di infrazione Ue, a carico dell’Italia per le inadempienze sui piani di controllo.
La Regione Liguria con il ministero dell’Ambiente, Piemonte e Lombardia, ha avviato un progetto per l'eradicazione della specie, che sarà affidato al Dipartimento universitario di Scienze, Terra, Ambiente e Vita. Il progetto, secondo quanto si legge su La Stampa, nel suo insieme (Piemonte, Liguria e Lombardia) costerà un milione e 930 mila euro, in parte finanziati dalla Commissione Europea, per il resto a carico degli enti regionali.
Per quanto riguarda le operazioni decise per il Parco, all'interno dell'area protetta gli scoiattoli saranno catturati con trappole a gabbia, poi affidati a veterinari per la sterilizzazione e trasferiti in bioparchi, mentre quelli catturati invece fuori dal parco saranno soppressi, con metodi eutanasici.
Tutta questa operazione rischia di essere inutile visto che, come ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano, non esiste una legge né europea né italiana che vieti la commercializzazione della specie americana. Gli scoiattoli eliminati potrebbero quindi presto essere sostituiti da quelli che potrebbero essere acquistati e liberati in natura, quando ci si stancherà anche di loro.