La Provincia di Prato ha ottenuto dalla Regione la
terza deroga per il contenimento degli storni, che va ad aggiungersi con il comune di Montemurlo a quelle per Prato e Carmignano già previste. E' quanto deciso in un incontro con l'assessore Gianni Salvadori a cui hanno partecipato le Province di Prato e Firenze, le organizzazioni agricole e l’ATC Firenze 4.
La decisione è venuta dopo l’analisi dei dati che comprovano la grave situazione in atto a Montemurlo. E’ stato verificato il numero eccessivo di storni sul territorio, le difficoltà della popolazione residente e i danni alle imprese agricole e zootecniche locali: 200 segnalazioni di danni, alle quali fortunatamente si è riusciti a dare una risposta tempestiva. “Siamo soddisfatti di questa decisione che accoglie la richiesta dei nostri agricoltori-, commenta l’assessore alla caccia del Comune di Montemurlo, Gianluca Giancaterino – Speriamo che il provvedimento riesca a limitare questa problematica, che, insieme alla discesa a valle degli ungulati, sta creando serie difficoltà all’agricoltura nel nostro Comune”.
Domani, mercoledì 19 settembre, - si legge sul sito della Provincia di Prato - è già fissato a Montemurlo, in palazzo comunale, un incontro con i cacciatori alle ore 18. Sarà l'occasione per illustrare il provvedimento e cominciare a organizzare l'abbattimento in deroga dello storno, che è permesso anche nei comuni di Prato e Carmignano fino al 16 dicembre. La caccia allo storno è consentita solo ai residenti in Toscana e potrà essere effettuata esclusivamente nei vigneti, uliveti e frutteti a maturazione tardiva e nei 100 metri dagli stessi, nonché in presenza di frutto pendente e negli appezzamenti in cui sono stati posti in essere sistemi dissuasivi dei danni alle colture. Si tratta, per tutto il periodo, di caccia da appostamentosenza richiami della specie di riferimento e per un numero massimo a cacciatore di venti capi giornalieri e cento in tutta la stagione venatoria.