Ha fatto il giro del web, e non solo, la vicenda della
giraffa fuggita dal circo di Imola, morta in seguito alla somministrazione di una dose di anestetico dopo aver girottolato per la cittadina. Poco importa che qualcuno abbia manomesso la gabbia della giraffa, così dice il circo Martini a sua discolpa e che lo staff del tendone fosse contrario alla cattura con anestetico. Dopo lo spiacevole evento
gli animalisti hanno inscenato una protesta davanti al circo, accusato genericamente di utilizzare animali nei suoi spettacoli.
L'evento è infatti servito per riportare a galla la questione
animali nei circhi e per chiedere ai comuni che non accettino circhi con animali al seguito. Invito accolto subito dal sindaco di Imola,
Daniele Manca, che ha emanato un'ordinanza comunale ad effetto immediato con la quale per motivi di sicurezza e di ordine pubblico si vieta "l’ingresso di ogni specie di animali al seguito di circhi che vogliano attendarsi nel territorio comunale". Il sindaco, spiegando il suo gesto, ha auspicato "una
moratoria a livello nazionale".
A difesa dei circhi si è schierato il senatore Pdl
Carlo Giovanardi. "Sembra incredibile - ha dichiarato in una conferenza stampa - ma il sindaco di Imola, invece di esprimere solidarietà al circo per la morte della loro giraffa, lo vuole cacciare su due piedi come se fosse una associazione criminale". Il senatore ha poi aggiunto: "Voglio esprimere - sottolinea Giovanardi - affettuosa vicinanza ai lavoratori del circo e alle loro famiglie, circa 100 persone che rischiano di finire sul lastrico, vittime di un fondamentalismo ideologico che antepone gli animali agli uomini e che molto probabilmente è anche la causa dell'inspiegabile liberazione della giraffa".