Le
intercettazioni ambientali dei carabinieri l'hanno sorpreso mentre dava disposizioni per girare al capomafia latitante Matteo Messina Denaro una parte dei guadagni ottenuti con l'ennesimo parco eolico in Sicilia. E' così che è stato possibile arrestare l'imprenditore Salvatore Angelo, che negli ultimi anni aveva messo su – aiutato e per conto di Cosa Nostra -
un impero nel settore dell'energia pulita: attraverso una rete di società aveva il controllo di decine di progetti e aperto nuovi cantieri per produrre energia dalle pale eoliche, spuntate come funghi negli ultimi anni in gran parte del territorio siciliano.
I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani insieme a lui hanno arrestato anche altre cinque persone, tra cui
anche due esponenti politici: Santo Sacco, consigliere della Provincia di Trapani per il Pdl, e Salvatore Pizzo, consigliere comunale di Terrasini (Palermo). Secondo l'accusa i due politici hanno facilitato gli affari dell'imprenditore e di Cosa nostra. Gli altri arrestati sono Gaspare Casciolo, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Salemi; Paolo Rabito e Gioacchino Villa, altri esponenti del clan.
Il quadro sembra essere tracciato: tramite questa organizzazione, sempre secondo l'accusa, Cosa nostra si sarebbe infiltrata nella costruzione e gestione di gran parte dei parchi eolici realizzati tra Palermo, Agrigento, Trapani e Catania. Stando a quello che riporta La Repubblica i boss avrebbero messo le mani anche su un parco fotovoltaico a Ciminna, nel Palermitano.