“La regione ha sempre rimborsato i contadini per i danni cagionati dalla fauna selvatica“. Così le associazioni Lav, Lac, Enpa e Agire Ora rispondono alle richieste degli agricoltori alessandrini, che da alcuni giorni hanno dato il via ad una petizione (organizzata da Confagricoltura e Cia) per chiedere un
incremento degli abbattimenti dei caprioli, responsabili di causare danni all'agricoltura.
Questa volta quindi gli animalisti non negano il problema dell'eccessiva presenza di fauna selvatica, ma cercano di ridimensionarlo, facendo credere che
basti risarcire gli imprenditori agricoli (cosa che non avviene in realtà se non in misura marginale e con grossi ritardi) e ricorrere a
metodi cosiddetti dissuasivi. Il problema, tutt'altro che trascurabile, è che le risorse per attuarli non ci sono e nemmeno l'evidenza che questi possano rispondere in maniera incisiva e tempestiva alle richieste degli agricoltori.
Uno dei metodi proposti da queste associazioni è quello della sterilizzazione chimica. “A questo proposito, infatti - dicono - , abbiamo più volte segnalato l’esistenza di un vaccino già sperimentato in altri Paesi, che permetterebbe di sterilizzare i cinghiali attraverso esche specifiche (apribili solo dagli ungulati), senza colpire le altre specie. Un analogo trattamento, inoltre, è stato sperimentato con successo per i caprioli”.