Ben 19 associazioni ambientaliste (e animaliste) in una nota esprimono apprezzamento per l'emendamento presentato dal presidente della Commissione Ambiente, Marinello, che mira a ripristinare la competenza esclusiva dello Stato sull'ambiente, nell'ambito della riforma della costituzione.
Secondo le associazioni (Accademia Kronos, Agri Ambiente, Amici della Terra, AIIG, CTS, ENPA, FAI, Federazione Pro Natura, Greenaccord, INU, Italia Nostra, LAC, LAV, Legambiente, Marevivo, Mountain Wilderness, Touring Club, VAS, WWF Italia), “il correttivo andrà a scongiurare il pericolo, evidenziato nell’Appello delle Associazioni ambientaliste, di un incremento del conflitto tra Stato e Regioni che il testo varato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato - a seguito di un emendamento dei Relatori, Calderoli e Finocchiaro - incomprensibilmente affida allo Stato la competenza esclusiva sulle “disposizioni generali e comuni su ambiente ed ecosistema“.
Le associazioni criticano quindi “la genericità e la debolezza tecnica della formulazione dell’emendamento 281000” perché “non permette di segnare un confine preciso”, segnalando che se venisse confermata questa impostazione “si tornerà a dover rimettere alla giurisprudenza della Corte costituzionale la definizione degli ambiti acuendo la conflittualità che la riforma del 2001 aveva prodotto”.
Le Associazioni ambientaliste auspicano, pertanto, che l’emendamento presentato dal Senatore Marinello venga accolto. Questo permetterà di ritornare all’originaria formulazione presentata dal ministro Boschi che, in modo chiaro e inequivoco, affida alle competenze dello Stato l’”ambiente e l’ecosistema” congiuntamente alla “tutela dei beni culturali e paesaggistici”. Solo così sarà lasciato invariato l’unicum tra paesaggio e ambiente che, fondato sull’art. 9 Cost., non può essere spezzato come invece farebbe il testo proposto dai Relatori Calderoli e Finocchiaro che deve essere assolutamente corretto.
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