In Italia il dibattito sugli abbattimenti degli scoiattoli grigi, dopo il clima di forte tensione degli anni scorsi, sembra essersi assopito. Ma la situazione è tutt'altro che sotto controllo. A ricordarlo è un articolo dell'autorevole rivista Science, che riferendo delle imponenti campagne di abbattimento nel Regno Unito dello scoiattolo grigio, mette in guardia sul pericolo che viene dall'Italia. L'articolo, dal titolo "La sanguinosa battaglia per salvare lo scoiattolo rosso", invita l'Europa a considerare la drammatica situazione dell'Isola, dove il rapporto stimato della presenza dello scoiattolo grigio è di 200 a uno sui rossi, per correre ai ripari prima che la situazione sia insanabile.
"Lo scoiattolo grigio - scrive Science - ha colonizzato quasi 2000 chilometri quadrati nel nord-ovest dell'Italia. A causa dei ritardi causati dalle azioni legali di gruppi animalisti, i biologi hanno perso l'occasione di sradicare la specie, dando ai grigi la possibilità di diffondersi in Francia e Svizzera, e in ultima analisi, di devastare gli scoiattoli rossi in gran parte del loro areale". "La vera lezione è che è molto difficile da fermare questa specie invasiva", dice Colin Lawton, ecologista presso la National University of Ireland, Galway. "Occorre catturarli prima che si impongano sulla specie autoctona".
La vicenda italiana è purtroppo la lampante dimostrazione dei danni all'ambiente causati da un approccio animalista e antiscientifico. Per troppo tempo le campagne di eradicazione dello scoiattolo grigio sono state rimandate a causa dei ricorsi al Tar e delle pressioni animaliste sulla politica, troppo influenzabile per ragioni di tornaconto elettorale e poco attenta addirittura ai moniti pervenuti dall'Europa.