L'accordo di Parigi sul clima,
firmato da 195 Paesi nel Mondo entra nella sua fase operativa grazie all'entrata in vigore del patto per la stabilità climatica. Secondo un articolo di Repubblica
i parlamenti di 92 Paesi hanno già ratificato il progetto di messa in sicurezza dell'atmosfera superando abbondantemente la quota necessaria a rendere esecutiva l’intesa (almeno 55 Paesi responsabili di almeno il 55% delle emissioni).
"Ci stiamo muovendo nella direzione giusta – dichiara Erik Solheim, direttore dell'Unep (il Programma ambiente dell’Onu) -
: l'accordo di Parigi rallenterà il mutamento climatico, così come farà la recente intesa di Kigali per ridurre gli idrofluorocarburi, però non è ancora abbastanza. Se non iniziamo a intraprendere ora delle azioni aggiuntive, il crescente numero di rifugiati climatici colpiti da fame, povertà, malattie e conflitti sarà un costante promemoria del nostro fallimento nel mantenere gli impegni". L’Unep chiede di tagliare un ulteriore 25% dalle emissioni previste al 2030 perché "il mondo sta andando verso un aumento della temperatura tra i 2,9 e i 3,4 gradi in questo secolo, anche con gli impegni presi a Parigi".