La tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, sta tenendo l'Italia con il fiato sospeso. Al momento infatti gli unici superstiti della trentina di persone ospitate dalla struttura ai piedi del Gran Sasso, si trovavano all'esterno dell'edificio al momento della valanga, staccatasi con violenza inaudita a causa delle ripetute scosse di terremoto.
Sul posto stanno operando da ore che sembrano interminabili, gli eroi del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino (foto), che dopo le enormi fatiche per raggiungere la struttura per mezzo solo di sci e pale, vista l'enorme quantità di neve sulla strada che aveva isolato i turisti da giorni, è impegnato da ore alla ricerca dei sopravvissuti. Si sa per certo che in mezzo a quel disastro ci sono anche bambini, molto piccoli, e le speranze di portarli a casa sani e salvi sta scemando ogni ora di più.
La situazione è drammatica anche altrove: migliaia di sfollati stanno vivendo queste ore allo stremo delle forze, esausti per le continue scosse, abbandonati al freddo e in alcuni casi senza viveri. La macchina dei soccorsi si è subito attivata ma ci sono ancora molte zone isolate, a causa della neve, e per lo più senza corrente elettrica.
Data l'entità dei danni, e soprattutto come nel caso del resort crollato data la presenza di molte vittime, come da prassi sono partite già le prime inchieste. Si parla già di ritardi dei soccorsi (la colonna di mezzi che resta bloccata per mancanza di gasolio) e di negligenze gravi (lo spazzaneve non è mai passato nei quattro giorni di nevicate e i clienti dell'albergo, già pronti a lasciare la struttura, sono letteralmente rimasti bloccati fino alla tragedia). Se ci sono responsabilità in tal senso ci auguriamo che vengano al più presto accertate.