Sono già 52 i volontari del CAI Veneto che hanno dato la loro disponibilità e sono all’opera per installare le recinzioni elettrificate per la difesa di greggi e mandrie delle malghe di montagna dal possibile assalto di lupi e orsi. Ne dà notizia la Regione Veneto, evidenziando che questa collaborazione è stata prevista da un dall'integrazione del protocollo sottoscritto da Regione e Cai, firmata in questi giorni a palazzo Balbi. La prima recinzione elettrificata è già stata montata sull’Altopiano a Malga Portule (foto), con il supporto del comune di Asiago, degli agenti di zona della Polizia provinciale di Vicenza e di un incaricato della Regione Veneto per la supervisione del recinto.
“Mentre prosegue l’impegno della Regione verso un piano di gestione del lupo, pur senza travalicare il quadro normativo imposto della normativa comunitaria e nazionale – specifica l’assessore all’Agricoltura – nel contempo non si interrompe il lavoro di prevenzione e di riduzione del danno impostato grazie ai fondi del progetto Life Wolfalps, in collaborazione con gli allevatori e le comunità locali. La collaborazione offerta dai soci CAI è fondamentale e preziosa per coniugare buona conoscenza dell’ambiente, rispetto della montagna e dell’equilibrio biologico, protezione e sicurezza dell’uomo e del bestiame. Ricordo che ad oggi la Regione ha consegnato e installato 31 recinti nell’altopiano di Asiago, almeno 20 in Lessinia e 32 nel Bellunese, tra Cansiglio, Alpago, Valbelluna e Grappa, di cui 19 per ovi-caprini e 13 per bovini. Inoltre la Regione ha liquidato agli allevatori oltre 40 mila euro di indennizzi per i capi predati dal lupo. Il lavoro dei volontari del CAI sarà prezioso in particolare per la manutenzione dei recinti già installati e per il loro adeguamento alle esigenze dell’alpeggio”.
Saranno davvero efficaci queste reti per dissuadere orsi e lupi dai loro ormai più frequenti attacchi? Staremo a vedere. Intanto le critiche fioccano sui social.