Ratti? Finalmente qualcuno difende anche loro. La presa di posizione del consigliere regionale del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi, che, appresa la notizia dell'allarme tra i cittadini veronesi per i troppi topi in città, si è schierato dalla parte dei roditori, è in realtà una richiesta di coerenza agli animalisti.
"Non sono animali come tutti gli altri?" chiede provocatoriamente Valdegamberi nel suo comunicato. “Perché mai queste miti e innocue creature, protagoniste anche dei fumetti che ci hanno accompagnato fin da piccoli, dovrebbero venire barbaramente avvelenate, facendole morire di morte atroce?" ha dichiarato, chiedendosi come mai nessuna associazione ambientalista prenda le loro difese. "Perché discriminare questi animali rispetto ad altri molto più dannosi e pericolosi? Non hanno anche loro il diritto di vivere nelle fogne, loro habitat naturale?”.
“Perché il lupo - aggiunge Valdegamberi - che fa quotidianamente stragi di animali in Lessinia, compromettendo l'ecosistema e le millenarie attività pastorali, non può essere nemmeno contenuto numericamente (quest'anno sono stati sbranati oltre 120 capi di bestiame allevato, pari a 2,5 stalle di media dimensione) mentre ci si incattivisce avvelenando questi poveri topolini? O forse gli animali vanno tutelati quando sono in casa d’altri mentre quando danno fastidio in casa propria si smette di essere idealisti e di fare gli ambientalisti da salotto?”.
“Giù la maschera - conclude Valdegamberi - basta con l’ipocrisia di un falso ambientalismo pieno di ideologia e di contraddizioni. Gli animali vanno rispettati ma ci vuole equilibrio: quando questo equilibrio non avviene in natura, dev'essere garantito dall'uomo. Diversamente si fanno danni, tanto in montagna quanto in città”.