Giovedì 15 novembre sono stati rinvenuti e recuperati dal personale del Pnalm e dei Carabinieri Forestali, tre orsi morti annegati in una vasca per la raccolta dell'acqua in località "le fossette" tra i Comuni di Balsorano e Villavallelonga, nella Zona di Protezione esterna del Parco.
Si tratta di una femmina di circa 10 anni, con i suoi due piccoli dell'anno, un maschio e una femmina. Ad accorgersi della presenza degli orsi è stato un escursionista che ha avvisato le autorità del Parco. Per il recupero dei plantigradi è stato necessario l'intervento di un elicottero messo a disposizione dai Carabinieri forestali, in quanto la località si trova in alta quota ed è raggiungibile solo a piedi. Le carcasse sono state trasportate a Pescasseroli e saranno sottoposte ad esame necroscopico per accertare o escludere che non ci siano altre cause di morte. Nel frattempo, il servizio di sorveglianza, in raccordo con la Procura di Avezzano, ha adottato tutti gli atti di polizia giudiziaria in relazione alla morte degli orsi.
La vasca, nella quale erano già morti altri 2 orsi nel 2010, si trova su una proprietà privata e gli interventi di messa in sicurezza realizzati dai proprietari, con il supporto del Corpo Forestale dello Stato nel 2012, non erano più adeguati a garantire la sicurezza di uomini e animali.
Su segnalazione dell'Associazione Salviamo l'orso il servizio di sorveglianza del Parco ha provveduto a verificare la situazione e l'Ente, pur trattandosi di una proprietà privata fuori dai confini del Parco, nelle scorse settimane ha intimato ai proprietari di realizzare adeguate misure di protezione per garantire l'incolumità di persone e animali, fornendo anche la consulenza tecnica per una soluzione efficace e definitiva del problema. Purtroppo, a tutt'oggi, non è stato realizzato alcun intervento.
"Siamo di fronte a una perdita gravissima per l'esigua popolazione di orsi marsicani – dichiara il Presidente del Parco - che rischia di vanificare i tanti sforzi compiuti quotidianamente per ridurre la mortalità e per avere un numero di femmine riproduttive più alto. L'episodio ripropone la necessità di interventi più incisi per garantire la conservazione dell'orso marsicano, soprattutto fuori dal territorio del Parco, dove l'autorità e la funzione dell'Ente sono normativamente meno incisivi ed efficaci".