Uno dei rischi che si corrono a caccia e in tutte le attività all'aperto è quella di trovarsi a tu per tu con dei parassiti davvero insidiosi: le zecche. Al di là del morso in sé, le zecche, come ben sappiamo sono potenziali veicoli di infezioni anche pericolose.
Ci sono però dei modi per difendersi. Il primo, più semplice, è quello di coprire bene la superficie del nostro corpo, usando abiti a maniche lunghe e calzettoni fino a sotto il ginocchio sotto i pantaloni. E' bene poi usare repellenti specifici, vi sono in commercio spray per abiti e per la cute. Una buona regola poi è quella di togliere tutti gli indumenti indossati nel bosco appena arrivati a casa e lavarli a una temperatura di almeno 60°C.
E' importante ispezionare attentamente tutta la cute, avendo cura di non tralasciare zone come ascelle, ombelico, inguine, collo, e cuoio capelluto. Nelle prime fasi di sviluppo la zecca è molto piccola, è una buona idea dunque eseguire l'esplorazione con l'aiuto di una lente di ingrandimento.
Nel caso in cui ci si trovasse addosso una zecca, è bene staccare l'eventuale ospite indesiderato il prima possibile, munendosi di apposite pinzette, avendo cura di non stringere troppo e non ruotarlo, per non favorire il rigurgito della zecca di potenziali patogeni. Da evitare anche i cosiddetti rimedi della nonna, per esempio l'utilizzo dell'olio per farla staccare. Secondo quanto scrive Nicasio Mancini sul sito Medicalfacts.it, è dimostrato che questi fattori inducono un riflesso di rigurgito nella zecca, aumentando il rischio di trasmissione.