Investire sulle isole per tutelare la biodiversità. Il suggerimento arriva dalla prima analisi mondiale sull'importanza delle diverse regioni per il mantenimento della biodiversità globale, che la rivista PNAS ha pubblicato in questi giorni.
Queste conclusioni sono il risultato di un nuovo indice combinato che tiene conto sia del numero unico di una specie in una regione, sia del numero totale di diverse specie viventi. Un dato da cui è stata estrapolata una scala di valori della “ricchezza endemica”, che misura quanto una data area di terra contribuisce alla biodiversità globale.
I ricercatori delle università tedesche di Bonn ed Eberswalde e di San Diego in California hanno valutato la ricchezza di piante e animali in 90 regioni e hanno scoperto che i valori delle isole erano di quasi 10 volte più alti rispetto alle altre regioni.
''I risultati - spiega Thomas Brooks del Centro internazionale di conservazione di Arlington in Virginia - dovrebbero portare ad un aumento degli investimenti per la conservazione della biodiversità delle isole tropicali''. Cosa che in qualche modo sta già accadendo. Il fondo Critical Ecosystem Partnership sta infatti preparando un investimento multimilionario per le isole dei Caraibi. ''Gli investimenti nelle isole - spiegano i ricercatori - dovrebbero essere utili perchè le isole rischiano di perdere più habitat della terraferma a causa dell'impatto umano in questo secolo''.
(Ansa)