E' partita la fase operativa del progetto che prevede la sterilizzazione delle nutrie che vivono nel Parco Giovannini, nel comune di Castello d’Argile (Bologna). L'iniziativa si deve ad una collaborazione tra il Comune e la Lav.
Quest'ultima in una nota dichiara che il progetto permetterà di tenere sotto controllo il numero delle nutrie, senza ricadute negative sugli animali e soprattutto senza ucciderle. "Con la sterilizzazione e la successiva reimmissione sul territorio delle nutrie, le aree a disposizione degli animali continuano ad essere occupate dagli stessi soggetti, scongiurando così fenomeni di ricolonizzazione e soprattutto garantendo che il numero di individui non aumenti" scrive la Lav.
Sono solo quattro finora gli esemplari sterilizzati. Al di là delle fanfare, si tratta di un piccolo progetto, applicato su un'area circoscritta, dagli esiti tutt'altro che replicabili su larga scala, sia per i costi, che per il personale che dovrebbe essere coinvolto. Pura utopia. E' noto infatti che per i grandi numeri i progetti di sterilizzazione sulle nutrie (come su altri animali problematici) sia impraticabile. E infatti la Città metropolitana di Bologna parallelamente nei mesi scorsi ha predisposto un piano di controllo del roditore che prevede l'ausilio di coadiutori abilitati per la cattura e l'abbattimento diretto degli animali.