Gli effetti dei lunghi mesi di lock down venatorio, con migliaia di cacciatori che non sono potuti uscire dal comune di residenza per partecipare alle battute di caccia, si palesano ora, con un incremento dei danni e degli incidenti stradali. Solo riportando gli ultimi fatti di cronaca, si capisce che la situazione sta sfuggendo di mano. In Calabria, nella notte di Pasqua, uno schianto sulla strada Statale 106 in provincia di Cosenza con un branco di cinghiali, fortunatamente senza vittime umane. I cacciatori della zona da tempo denunciano l'aumentato pericolo sull’intera Statale 106, che attraversa la Calabria, con un numero sempre maggiore di episodi di questo tipo.
In queste ultime ore un altro incidente si è verificato anche in Provincia di Asti. Un cinghiale invstito da un'auto tra Castello d'Annone e Quarto, fortunatamento anche qui nessuna vittima. Effettivamente qui come altrove, gli abbattimenti di cinghiali si sono drammaticamente ridotti. In Piemonte si registra una media di 1200 incidenti stradali all’anno – causati dalla presenza di animali selvatici – spesso con gravi feriti.
In Umbria Coldiretti ha appena chiesto alla Regione di attivarsi per arrivare ad un drastico calo della proliferazione dei cinghiali. Le associazioni agricole sono sul piede di guerra praticamente in ogni regione.