E' tempo di dichiarazione dei redditi. Abbiamo come sempre la possibilità di destinare il nostro 5x1000 ad associazioni meritevoli. Solitamente la scelta cade su un'associazione che ci sta particolarmente a cuore, per ciò che rappresenta in termini di utilità pubblica e per ciò che realizza per il bene collettivo.
Per questo, con lo stuolo di organizzazioni esistenti, prime tra tutte quelle che quotidianamente lavorano per salvare vite da terribili malattie e per dare assistenza ai meno fortunati, sorprende come ancora parecchi soldi vadano alle associazioni animaliste, che con estrema scaltrezza hanno imparato negli anni a fare marketing e ad incamerare un gran quantitativo di denaro da donazioni dirette e non.
Infatti, se andiamo ad analizzare gli elenchi dei beneficiari relativi all'annata 2021 (dichiarazioni dei redditi ottenuti nel 2020, all'epoca dell'inizio della pandemia), ovvero gli ultimi pubblicati dall'agenzia delle Entrate, ai primi posti, nell'elenco dei beneficiari sopra il mezzo milione di euro, ovviamente scalzati da organizzazioni come Emergency (prima assoluta con 11 milioni di euro ottenuti), fondazioni di ricerca e di beneficienza, troviamo praticamente tutte le grosse associazioni animaliste, di gran lunga più premiate di quelle ambientaliste.
Tra queste al primo posto si classifica Enpa, 14° nella classifica complessiva, con entroiti addirittura in crescita rispetto al passato: ben 1 milione e 855 mila euro. Segue la Lav con 1 milione e 411 mila euro, Wwf in crescita di quasi 200 mila euro con 1 milione e 23 mila euro e Greenpeace 939 mila euro. Si prosegue con Oipa con 597 mila euro, Lega nazionale per la difesa del cane, 587 mila e Lipu 505 mila euro. In grande ascesa l'associazione dell'ex Ministra Brambilla, Leidaa, che arriva a quasi 214 mila, segue Legambiente 158 mila , Animalisti Italiani 137 mila. Defilata la Lac (Lega per l'Abolizione della caccia), che tra la sede nazionale e quella del Piemonte, raccoglie all'incirca 18 mila euro. Si va ad un totale complessivo di circa 7 milioni di euro che ogni anno vanno a rimpinguare le casse dell'animalismo nostrano.