Sono in aumento in Toscana gli incidenti dovuti alla fauna selvatica sulle strade. Nel giro di sette anni si è passati dai 188 sinistri denunciati nel 2001 ai 478 del 2008. Le cifre parlano chiaro, il trend in crescita è dovuto all'aumento degli ungulati sul territorio in tempi relativamente brevi.
Un dato che la Regione non può ignorare e che ha deciso di affrontare grazie ad uno studio condotto dall'Universita' di Firenze – Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici, in collaborazione con le amministrazioni provinciali.
Gli incidenti coinvolgono principalmente cinghiali e caprioli e aumentano in primavera e in autunno, durante il fine settimana, nelle ore del crepuscolo e notturne. Il fenomeno, analizzato nel periodo 2001 – 2008, è l'oggetto di un libro, presentato ieri all'Università di Firenze, che sarà distribuito anche alle Amministrazioni provinciali, alle scuole medie superiori, alle scuole guida, alle sezioni toscane dell’ACI, ai Centri di recupero della fauna selvatica, alle Asl, ai corpi di Polizia (municipale, provinciale, stradale), al Corpo forestale, alle stazioni dei Carabinieri e a tutti gli altri soggetti, pubblici e privati, interessati alla tematica, che ne faranno richiesta.
Individuati i tratti stradali più a rischio per ciascuna provincia, la ricerca lascia il posto ad interventi di tipo tecnico e normativo per adeguare le strade (con attraversamenti guidati, segnaletica più efficace e dissuasori) e propone iniziative per accrescere la consapevolezza nei conducenti, talvolta troppo poco prudenti. Importantissimo per la prevenzione è in ogni caso il continuo monitoraggio del fenomeno, grazie ad uno specifico sistema informatico interattivo.