La campagna, con i suoi animali, i suoi prodotti e i suoi saperi, torna al centro del sistema educativo italiano. E' per lo meno quanto si prefigge la Coldiretti, che da alcuni anni sta lavorando al progetto Campagna amica, un circuito che a livello nazionale permette a piccoli e piccolissimi di avere un contatto diretto con i prodotti della terra e gli animali delle fattorie.
E' di queste settimane la presentazione degli Agri-asilo, iniziativa ambiziosa dell'associazione degli agricoltori che propone nuove strutture per l'infanzia in cui i bimbi imparano da subito ad interagire con le meraviglie della campagna. Presentata come una vera rivoluzione nei processi formativi, l'iniziativa permette ai bambini, anche accompagnati dalle mamme, di conoscere i sapori della terra, vedere e toccare gli animali da cortile e giocare come facevano da bambini i nostri nonni.
Per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie ci sono poi le fattorie didattiche, messe a disposizione su tutto il territorio nazionale da piccole e medie imprese agricole associate alla Coldiretti. Vere e proprie visite d'istruzione organizzate in collaborazione con le scuole per far conoscere loro tutte le fasi di produzione agricola e zootecnica e superare così gli ostacoli imposti dalla cultura metropolitana, che relega il contatto con il cibo al rapporto con gli scaffali del supermercato.
Iniziative simili sono messe in campo anche dalla Cia e dalle altre organizzazioni agricole e dell'artigianato. E' la cosiddetta cultura rurale, che si mette in moto ed attiva nuove energie per gettare le basi di una nuova società, che usa intelligentemente le risorse della modernità, mantenendo un saldo rapporto con la terra e con i saperi della tradizione. Questa è la strada, anche per la caccia. Ancora più agevole se collegata alle realtà già in essere, come gli agri-asilo e le fattorie didattiche.